L’Italia è in vetta alla classifica europea dell’indice complessivo di circolarità, ovvero il valore attribuito secondo il grado di uso efficiente delle risorse, utilizzo di materie prime seconde e innovazione nelle categorie produzione, consumo e gestione rifiuti. La percentuale di riciclo dei rifiuti in Italia è pari al 67% ma rischia di rallentare la sua corsa.
Il Circular Economy Network (cui aderisce anche il CONOU) ed Enea hanno, quindi, presentato dieci proposte per rilanciare l’economia circolare, puntando sulla diffusione delle buone pratiche, il potenziamento della responsabilità estesa dei produttori, il green public procurement e molto altro. Un focus specifico è stato dedicato alla disciplina del fine vita dei rifiuti (End of waste) che è diventata sempre più strategica per gli operatori dell’economia circolare.
E’ necessario che le direttive europee vengano recepite per regolare il trattamento e la destinazione di quelli che finora sono considerati rifiuti e che invece possono diventare una risorsa per la manifattura italiana.
I decreti di attuazione possono essere una importante occasione di rilancio economico del Paese.
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