Goletta Verde e Goletta dei Laghi 2020: bilancio in chiaro scuro per la salute delle acque in Italia

12 Agosto 2020

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Bilancio critico per le due Golette di Legambiente, Goletta Verde e Goletta dei Laghi, che quest’estate hanno monitorato per più di un mese mesi lo stato di salute del mare e dei laghi italiani. A parlar chiaro sono i dati raccolti dall’associazione ambientalista: 361 i punti totali campionati in 18 regioni e 28 laghi italiani con 1 punto ogni 3 risultato oltre i limiti di legge lungo le coste e 1 su 4 nei laghi. La mala depurazione che resta il principale nemico del mare e delle acque interne. Le criticità maggiori sono state prevalentemente riscontrate sul versante costiero tirrenico, a ridosso delle foci di fiumi, rii e canali che, sfociando in mare, portano con sé cariche batteriche a volte molto elevate. Con una situazione preoccupante confermata sia in diverse regioni del sud come la Campania, Calabria e Sicilia, dove persistono le criticità diffuse legate all’assenza di impianti di depurazione e di allacciamento alla rete fognaria, sia nel Centro Italia, in particolare nel Lazio. La nota positiva la carica degli oltre 300 volontari e volontarie dei circoli territoriali di Legambiente che quest’estate hanno aiutato il team di tecnici dell’associazione ambientalista nelle attività di campionamento e monitoraggio nelle acque e nello scovare e denunciare le criticità che minacciano le acque interne e costiere. Una grande azione di citizen science che quest’anno, più che mai, è stata il cuore delle due campagne che, per via del rispetto delle restrizioni imposte dalla pandemia, non hanno potuto avvalersi del classico itinerario coast-to-coast a bordo dell’imbarcazione.

Anche per l’edizione 2020 il CONOU, Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati, affianca, in qualità di partner principale, le campagne estive di Legambiente, Goletta Verde e Goletta dei Laghi. Nel 2019 il CONOU ha provveduto in Italia alla raccolta di 191 mila tonnellate di olio lubrificante usato. L’olio minerale usato è un rifiuto pericoloso che, se smaltito impropriamente, può determinare gravi effetti inquinanti. Se gestito e rigenerato correttamente, può divenire una risorsa preziosa che torna a nuova vita sotto forma di basi lubrificanti.

“Continuare il nostro impegno nella tutela ambientale, compresa la preservazione dello stato di salute delle acque, rappresenta per il CONOU e la sua Filiera un imperativo quotidiano che sposa appieno la mission di sostenibilità propria del Consorzio. Oggi siamo chiamati tutti, senza indugio, a fare in modo che la natura e le sue ricchezze restino un bene comune disponibile per le future generazioni” ha commentato Paolo Tomasi, Presidente del CONOU.

 

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