La testimonianza del Consorzio, per voce del Presidente Paolo Tomasi, è stata tra i protagonisti della sessione dedicata all’economia circolare dell’evento online “La nostra Italia” organizzato da Legambiente alla presenza del Presidente dell’associazione Stefano Ciafani. Una diretta sul canale 501 di Sky e in streaming sui canali web di Legambiente, La Nuova Ecologia, che ha affrontato i temi del rilancio dell’economia italiana e accolto proposte da parte di istituzioni, imprese, consorzi e mondo dell’associazionismo rispetto a quanto definito nel Piano di ripresa e resilienza nazionale. Una tavola rotonda che ha visto coinvolti insieme al presidente Tomasi, Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente, Chiara Braga, deputata e membro della Commissione Ambiente Camera, Luca Ruini, presidente del Conai e Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.
Il Consorzio ha voluto in questo modo prendere parte al dibattito, supportando le proposte di Legambiente per un’Italia più verde innovativa ed inclusiva e allo stesso tempo portando la testimonianza dell’esperienza vincente della filiera dell’olio usato, esempio virtuoso di economia circolare.
Con Legambiente il Consorzio condivide l’importanza assegnata alla ricerca e sviluppo di nuove tecnologie e processi industriali per il riciclo dei rifiuti, ma il presidente Tomasi ha richiamato l’attenzione sulla necessità di creare le condizioni di contorno, con progetti sostenibili, obiettivi chiari e una squadra coesa nell’attuarli, alla ricerca costante di un equilibrio anche di tipo economico.
È quanto, nel corso del tempo, il Consorzio ha realizzato coordinando una filiera complessa e accompagnando la trasformazione di piccole aziende di raccolta in imprese con un assetto industriale solido e capacità di operare in modo coordinato in tutto il territorio nazionale.
L’esperienza del Consorzio insegna che non può esserci un salto di qualità senza un percorso condiviso verso obiettivi chiari e ambiziosi in termini di produttività, di sostenibilità di processo oltre che di efficacia complessiva.
L’attività di recupero degli oli minerali usati ha impatti positivi sul sistema Paese, soprattutto grazie alla riduzione del fabbisogno di materie prime, aspetto particolarmente rilevante in un Paese come l’Italia, che dipende in larga parte dalle importazioni di petrolio.
Da parte sua il CONOU ha avviato, fatto crescere ed evolvere un sistema di comunicazione capace di dialogare con tutti i portatori di interesse, a livello sociale, civile e imprenditoriale, compiendo un’opera di sensibilizzazione soprattutto verso le giovani generazioni.