Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio Nazionale degli Oli Usati ha approvato la riduzione del contributo obbligatorio a carico delle imprese che immettono al consumo oli lubrificanti, portandolo da 110 a 70 euro per tonnellata, a partire dal primo settembre prossimo.
Il Contributo oli usati ha dovuto, nell’ultimo biennio, recepire, dopo attenta valutazione, le vicende indotte dalle situazioni di crisi e isterie del mercato avviate dalla Pandemia da Covid-19.
Al 1° Settembre 2020 è stato incrementato da 120 €/t a 150 €/t per fronteggiare, seppure parzialmente, le conseguenze del crollo delle quotazioni delle basi lubrificanti (output chiave della Filiera quotate a 600 $/t o meno) e dei volumi (nel 2020 -10%).
Successivamente, a Novembre 2021, a seguito del rialzo delle quotazioni delle basi (passate a livelli fra i 900 e i 1000 $/t) e della ripresa di volumi (+9% circa nel 2021 vs 2020) è stata operata una riduzione a 110€/t, pur coerentemente con i rischi e le incertezze della situazione.
Con decorrenza 1° settembre 2022, stante il perdurare delle elevatissime quotazioni delle basi lubrificanti (giunte a 1600 $/t nel mercato FOB NWE ICIS) con conseguente annullamento del corrispettivo alla rigenerazione e nonostante i contraccolpi della crisi dell’energia (vistosi per la filiera, in termini di trasporti, consumi di Energia Elettrica e, soprattutto gas) il CdA del Conou ha deciso, anche in ragione della adeguata riserva disponibile nel Consorzio, di operare una ulteriore significativa riduzione al valore di 70 €/t.
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