Otto italiani su dieci si dichiarano disposti a spendere di più per acquistare prodotti e servizi che impattino meno sull’ecosistema e sono pronti a impegnarsi per migliorare la qualità ambientale. E’ quanto emerge dal sondaggio presentato questa mattina al II Forum Rifiuti dall’Amministratore Delegato della Lorien Consulting Antonio Valente e da Paolo Palleschi, presidente di eprcomunicazione ed esperto di comunicazione ambientale. La ricerca – realizzata per il Coou, Legambiente e La Nuova Ecologia – evidenzia come la preoccupazione degli italiani nei confronti di questi temi sia complessivamente diminuita a fronte della crescente emergenza sull’immigrazione, mentre i cittadini ritengono ancor più degli anni precedenti che i principali responsabili della salvaguardia dell’ambiente siano loro stessi (79% contro il 69% del 2014). “La questione ambientale – spiega Paolo Palleschi – è stata metabolizzata e non è più percepita come un problema, ma un bene da curare con azioni partecipate e responsabili. Per questo mi auguro che ancor più si investirà per educare e stimolare i comportamenti virtuosi dei giovani, formando la nuova generazione di “nativi ambientali”, per i quali le buone pratiche ambientali – come la raccolta differenziata finalizzata all’avvio a riciclo dei rifiuti – dovranno essere totalmente naturali e istintive”.
Il Forum Rifiuti si è concluso con un talk show a cui ha partecipato Gian Luca Galletti Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, di Rossella Muroni Direttore Generale Legambiente e del Presidente Coou Paolo Tomasi, chiamato a presentare un’eccellenza di dell’economia circolare made in Italy. “Proteggere l’ambiente e trasformare un rifiuto in risorsa – dichiara il presidente del Consorzio Obbligarlo degli Oli Usati Paolo Tomasi – è da trent’anni il nostro lavoro, la nostra scommessa sulla qualità della vita: ci ha permesso di raggiungere standard elevatissimi, recuperare oltre il 98% dell’olio usato raccoglibile e avviarne a rigenerazione oltre il 90%. E’ proprio questo a rendere il Sistema Consorzio un perfetto esempio di economia circolare: permette al Paese risparmi sul fronte delle importazioni di petrolio e riduce l’impatto ambientale, perché produrre oli lubrificanti attraverso la rigenerazione degli oli usati è meno inquinante e dà vita a un prodotto qualitativamente uguale se non superiore a quello ricavato dalla materia prima. E tutto questo in un circuito economico virtuoso che crea lavoro e occupazione”.
Il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti si è detto convinto che è possibile raggiungere l’obiettivo rifiuti zero “solo intervenendo sui cicli di produzione e sugli stili di vita, Questa la grande sfida che abbiamo, anche a livello europeo. Una sfida ambiziosa che impone un cambiamento di cultura di tutti i Paesi che vuol dire cambiare i cicli di produzione e gli stili di vita”.