L’Economia Circolare deve potersi alimentare di esempi concreti che siano in grado di incidere positivamente su ambiente ed economia di un Paese. Questo è il caso del CONOU, il Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati, divenuto un punto di riferimento continentale nell’ambito delle buone prassi riferite al riciclo e al riuso di prodotti, in questo caso oli lubrificanti usati. Alla base di questa affermazione c’è non solo una filiera efficiente che riunisce e coordina produttori, raccoglitori e rigeneratori, ma anche una costante opera di sensibilizzazione degli stakeholder circa le corrette modalità di stoccaggio e conferimento di questo rifiuto. Per questo, attraverso la proficua collaborazione con Utilitalia (la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche) il Consorzio ha incontrato oggi nella sede le Gruppo Hera a Bologna, nell’ambito del road show denominato CircOILeconomy, i rappresentanti di alcune delle principali realtà aderenti alla Federazione per un momento destinato a ribadire le norme e le pratiche per una corretta gestione degli oli lubrificanti usati che, in questo caso, scaturiscono, ad esempio, dalle operazioni di manutenzione delle flotte di mezzi utilizzati dalle società multiutility.
RICCARDO PIUNTI, VICE PRESIDENTE CONOU
“Parafrasando un modo di dire popolare, Il 2018, per il CONOU, è stato l’anno della chiusura del cerchio. Mettendo in campo una rete di aziende concessionarie dinamiche, oltre a risorse e competenze qualificate, abbiamo portato a termine una raccolta di oli lubrificanti usati che ha toccato praticamente il 100% di quanto potenzialmente disponibile. Per questo la nostra priorità oggi è maggiormente orientata a incidere sulla qualità del rifiuto raccolto, così da rendere sempre più agevole, e redditizia per il Paese, la fase di rigenerazione e, nello stesso tempo, contribuire alla salvaguardia dell’ambiente. Grazie alla preziosa collaborazione di Utilitalia, intendiamo sempre più ingaggiare fattivamente le multiutilitiy, grandi detentrici di oli lubrificanti usati soprattutto per le grandi flotte di mezzi di cui sono dotate, così da ribadire il principio secondo cui una corretta gestione di questo rifiuto pericoloso può determinare un vantaggio per il conto energetico che il nostro Paese deve pagare annualmente. Con CircOILeconomy, che il 26 novembre ha fatto tappa a Bologna, intendiamo condividere questa sensibilità, e incrementare il dialogo aperto con le aziende multiutility. Evitare la miscelazione impropria con altri rifiuti liquidi pericolosi deve essere obiettivo di tutti, sia per garantire il rispetto delle norme e leggi in materia che per rendere possibile la rigenerazione degli oli producendo nuove basi lubricanti, garantendo un processo di ri-raffinazione efficiente e garantire una qualità della base rigenerata adeguata agli standard, sempre migliorati, richiesti per produrre oli lubrificanti nuovi.”
Grazie alla collaborazione con Utilitalia, il roadshow di CircOILeconomy proseguirà nei prossimi mesi il suo itinerario nelle principali città italiane (www.conou.it). Per le imprese, diventare ‘ambasciatrici’ di buone pratiche di gestione si traduce anche in vantaggi sotto forma di brand reputation, affidabilità e nuove opportunità di business.
Il CONOU
Il CONOU, che raggruppa imprese di raccolta e di rigenerazione degli oli minerali usati, dal 1984 a oggi ha raccolto 6 milioni di tonnellate di olio usato, avviandone a rigenerazione 5,3 milioni e consentendo così la produzione di 3 milioni di tonnellate di olio rigenerato e un risparmio sulle importazioni di petrolio di circa 3 miliardi di euro.
Sotto la guida del Presidente Tomasi dal 2003, ha continuato la sua progressione d’eccellenza diventando un esempio virtuoso di economia circolare, collocando l’Italia ai massimi livelli europei e internazionali.
Traguardi, sono stati raggiunti anche grazie a una continua e capillare attività di formazione e informazione svolta sul territorio, allo scopo di sensibilizzare e sostenere ogni anello della catena in grado di contribuire al successo della filiera e alla circolarità 100% di cui oggi possiamo essere fieri.