Anche nel 2022 l’Italia si conferma eccellenza europea nella raccolta e rigenerazione degli oli minerali usati. Grazie all’impegno del CONOU e della sua Filiera oltre il 98% delle 181 mila tonnellate raccolte sono tornate a nuova vita.
È quanto emerge dall’ultimo Rapporto di Sostenibilità 2022, elaborato con il supporto di Deloitte Italia e revisionato da Ernst & Young, secondo gli Standard internazionali della Global Reporting Initiative (GRI Standards), che evidenzia come grazie al contributo del CONOU, nel solo 2022, si è evitata l’immissione in atmosfera di 64 mila tonnellate di CO2 e circa 7 milioni e mezzo di giga joule di combustibili fossili consumati in meno rispetto al modello di economia lineare. Grazie ad un approccio realmente circolare del sistema CONOU è stato possibile alleggerire la bilancia commerciale del Paese, attraverso un risparmio di circa 130 milioni di euro per importazioni di greggio evitate.
“Siamo davvero orgogliosi di tenere alta la bandiera dell’Italia in Europa nel nostro settore. Il nostro report – afferma Riccardo Piunti, Presidente del CONOU – conferma quanto impegno e dedizione il Consorzio impieghi nella propria attività, con l’intenzione di fare la sua parte nella lotta al cambiamento climatico. Nel nostro approccio la sostenibilità viaggia di pari passo con la trasparenza, e siamo convinti che il nostro modello consortile italiano sia un’eccellenza a cui guardano con interesse anche gli altri paesi europei. Quando parliamo di sostenibilità, inoltre, lo facciamo anche in un senso più ampio, considerando oltre agli impatti ambientali anche fattori come il consumo di risorse, salute e sicurezza, Governance, parità di genere, coesione e coinvolgimento degli stakeholder”.