“L’economia circolare è la chiave del nostro futuro, che potrà dare risposte efficaci al cambiamento climatico e alle sfide economiche, sociali e occupazionali emergenti. Il CONOU, forte della sua esperienza, è impegnato sulla strada maestra dell’innovazione e del miglioramento della qualità di raccolta e rigenerazione, per contribuire nel nostro Paese a uno sviluppo compiutamente sostenibile”. Il Presidente Riccardo Piunti sintetizza così il senso della presenza del CONOU alla 25esima edizione di Ecomondo, la fiera sulle tematiche della transizione ecologica più importante in Europa. Una partecipazione che ha visto il Consorzio promuovere numerose iniziative presso il suo stand, dando vita a momenti di educazione ambientale, incontri con le istituzioni e con i giovani per sottolineare l’urgenza di adottare politiche a sostegno dell’ambiente e di contrasto al climate change.
Il Presidente CONOU Riccardo Piunti durante il talk sulla Direttiva Europea, con l’europarlamentare Gianna Gancia, il Capo Direzione Ambiente della Commissione Europea Mattia Pellegrini e la giurista ambientale Paola Ficco
Il futuro prossimo e le sfide dell’economia circolare
Nel suo intervento nel corso degli Stati Generali dell’economia circolare promossi dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e dal Circular Economy Network, Piunti ha marcato la dimensione etica propria dell’economia circolare, che si fonda sul principio di eliminazione dello scarto e del recupero il più possibile integrale del rifiuto prodotto. Una logica che il CONOU ha saputo far propria sin dalle origini della sua attività quarant’anni fa, dimostrando che il modello circolare può costituire una soluzione valida non soltanto in termini di preservazione ambientale ma anche dal punto di vista economico ed occupazionale, sostenendo il progresso della società nel suo complesso. Tre sono secondo Piunti i principi gerarchici legati alla gestione dei rifiuti che dovrebbero essere posti alla base della strategia di economia circolare vincente, come ha realizzato il Consorzio: l’attenzione e la cura alla qualità del rifiuto al momento dell’ingresso nella Filiera (durante la fase di detenzione del rifiuto da parte del produttore e di raccolta) così come all’uscita prima dell’avvio a rigenerazione. Fondamentale è allo stesso tempo il criterio di invio prioritario al recupero del rifiuto trattato (in alternativa alla valorizzazione a scopo energetico), come nel caso dell’olio appunto la rigenerazione che ne assicura il completo riciclo.
Responsabilità estesa del produttore e Direttiva Quadro rifiuti. Dalla cooperazione europea le risposte per il rilancio delle pratiche di circolarità
Come promuovere ed estendere le pratiche di circolarità a partire dall’esperienza italiana di riciclo degli oli usati? L’edizione appena conclusa di Ecomondo è stata occasione per stimolare una riflessione con le istituzioni europee e nazionali sulle prospettive di sviluppo dell’economia circolare allo scopo di superare le disomogeneità territoriali e normative che ancora caratterizzano il contesto continentale. Considerazioni emerse nel corso del dibattito promosso presso lo stand del Consorzio sul tema della Direttiva Quadro sui rifiuti e l’evoluzione della gestione dei lubrificanti usati nell’ottica EPR. Una sfida che coinvolge tutti, dai decisori politici fino ai consorzi di filiera e alle imprese, che passa dalla capacità di innovazione del comparto e per cui il Consorzio può svolgere un ruolo di guida alla luce del livello di eccellenza raggiunto nel trattamento e rigenerazione integrale degli oli usati.