Innovare per realizzare prodotti sempre più performanti per i propri clienti, aumentando le performance industriali e ambientali delle basi lubrificanti. Con questi obiettivi, Viscolube, azienda leader in Europa nella rigenerazione degli oli lubrificanti usati, ha saputo innovare la propria tecnologia ottenendo risultati del tutto ragguardevoli.
La massimizzazione del recupero di materia rappresenta concretamente il cuore dell’economia circolare, infatti la rinascita di un rifiuto è il risultato di un percorso virtuoso circolare e continuo che, nel tempo, necessita di essere continuamente monitorato e migliorato. Nella nostra epoca, il rapido sviluppo tecnologico di tutti i prodotti determina una continua evoluzione delle caratteristiche chimico-fisiche dei rifiuti che derivano dalla degradazione dei prodotti nel loro ciclo di vita. Anche gli oli lubrificanti sono prodotti sempre più tecnologici, che evolvono per consentire maggiori prestazioni e minori consumi di carburante. Rigenerare l’olio lubrificante esausto significa recuperare il maggior quantitativo di questa materia, che è un rifiuto, per farla diventare prodotto finito, massimizzando la resa del recupero e allo stesso tempo garantendo elevati standard ambientali, la sicurezza per il consumatore e le specifiche dei clienti che comprano l’olio base rigenerato.
Proprio in questo ambito entra in scena il processo di ri-raffinazione degli oli usati, sviluppato e brevettato da Viscolube in collaborazione con un importante società internazionale di ricerca e sviluppo in tecnologie petrolchimiche che consente di ottenere basi rigenerate che hanno caratteristiche e proprietà identiche e talvolta perfino superiori a quelle delle basi lubrificanti di prima raffinazione. Poiché la qualità dell’olio usato in ingresso ha un impatto molto importante sulla qualità del prodotto in uscita, la tecnologia di Viscolube gioca un ruolo fondamentale in quanto consente di correggere eventuali squilibri e arrivare ad un prodotto finale in linea con le aspettative del mercato. Tecnologia e know-how accumulato negli anni diventano essenziali all’interno del processo di Viscolube. Il nodo è centrale perché sulla qualità del prodotto finale e sul mantenimento della catena di valore si giocano le prospettive di sviluppo dell’economia circolare.
In un’ottica di economia circolare l’olio usato e la sua filiera sono sempre più percepiti, non solo in Italia ma anche in Europa, come dei riferimenti concreti a cui ispirarsi per sviluppare tale modello economico in altre matrici di rifiuto. La materia prima seconda prodotta presenta diversi componenti green che vanno dalla riduzione di emissioni di CO2, al risparmio di risorse primarie o al contenuto di materiale riciclato e dalla tracciabilità al risparmio sulla bolletta energetica.
L’Istituto di ricerca IFEU ha recentemente aggiornato l’analisi di impatto di ciclo di vita degli oli usati già pubblicata nel 2005, in cui si confermano i maggiori benefici della rigenerazione rispetto alla produzione di basi vergini evidenziando minori importazioni di petrolio, minor consumo di energia e minori emissioni inquinanti. In ogni caso, resta necessario investire continuamente in ricerca e sviluppo per mettere a punto pratiche e tecnologie in grado di migliorare sempre più le qualità prestazionali del prodotto finito rendendo la base lubrificante rigenerata sempre più competitiva.
Oltre alle basi rigenerate di Gruppo I+, Viscolube produce anche basi rigenerate di Gruppo II+, entrambe ottenute mediante un processo di idrogenazione catalitica ad alta pressione.
Il bassissimo contenuto di zolfo e di componente aromatica, nonché l’alto indice di viscosità, permettono di scegliere soluzioni formulative all’interno di un esteso intervallo di viscosità, in grado di soddisfare le più esigenti specifiche prestazionali e ambientali dei lubrificanti più attuali, permettendo in tal modo anche un risparmio di additivi in formulazione.
Recentemente, grazie ad un ulteriore perfezionamento del processo di idrogenazione catalitica, Viscolube ha compiuto un nuovo passo avanti nel campo dell’innovazione tecnologica: la nuova gamma HG Gruppo II+. Un risultato sempre più performante che oggi consente di soddisfare attraverso basi rigenerate una buona parte della domanda di oli motore e per l’industria.
In conclusione, l’aumento delle prestazioni delle basi lubrificanti, frutto di costanti investimenti in innovazione e ricerca, risponde non solo alle attuali specifiche dei costruttori ma anche all’esigenza di miglioramento qualitativo dell’olio, con un’attenzione crescente verso i requisiti ambientali. Di fatto, le basi rigenerate prodotte da Viscolube contribuiscono in modo importante alla sostenibilità del settore dei lubrificanti, della mobilità e dell’industria in generale.