CONOU medaglia d’oro dell’economia circolare anche per il 2021. Dalla raccolta alla rigenerazione, ecco che l’olio lubrificante usato può trasformarsi – se gestito correttamente – da un rifiuto altamente pericoloso a importante risorsa. La conferma arriva dal nuovo Rapporto di Sostenibilità, documento attraverso il quale il Consorzio racconta dell’attività della sua Filiera ai propri stakeholder evidenziato i risultati raggiunti in ambito ambientale, economico e sociale.
Nell’anno trascorso, il CONOU ha raccolto 186 mila tonnellate di olio minerale usato. Di fatto, quasi la totalità della quantità raccoglibile. Dopo la caduta dei consumi a causa della pandemia, si è così registrato un +8% rispetto al 2020. Dell’olio raccolto, oltre il 98% è stato avviato a rigenerazione. Dati che confermano il Consorzio eccellenza dell’economia circolare anche a livello europeo, visto che nel Vecchio Continente si rigenera appena il 61% dell’olio raccolto (mentre la raccolta registra poco più del 41% rispetto al 46% dell’Italia). Ma c’è di più: l’alta percentuale rigenerata ha permesso un significativo alleggerimento della bilancia energetica del Paese.
“Le previsioni ottimistiche di un 2021 con trend di attenuazione della crisi pandemica e di ripresa del mercato sono state bruscamente impattate dall’aumento dei prezzi dell’energia. In questo difficile scenario – sottolinea Riccardo Piunti, Presidente del CONOU – il prezioso ruolo di bilanciamento del Consorzio realizzato nella Filiera ha permesso non solo di salvaguardare ma addirittura migliorare l’attività di raccolta e rigenerazione, rendendoci paradigma di eccellenza e punto di attenzione in Europa.”
Infine il CONOU si pone in Europa come esempio avanzato e rodato da quasi 40 anni di applicazione del sistema EPR (Responsabilità Estesa del Produttore), suscitando interesse e attenzione da parte di Paesi che, al momento, non hanno ancora completamente imboccato questa direzione.