Grazie alla nuova area di raccolta donata dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, da domani i cittadini di Velletri potranno conferire gratuitamente gli oli lubrificanti usati di provenienza domestica nel Centro di Raccolta comunale di via di Troncavia. Velletri sarà così il secondo Comune in tutto il Lazio, dopo Roma, a fornire ai propri cittadini questo importante servizio in difesa dell’ambiente. L’olio usato dovrà essere trasportato in un contenitore a chiusura ermetica e versato nel serbatoio dopo aver presentato un documento d’identità all’addetto del centro di raccolta.
Definito dalla legge “rifiuto pericoloso”, l’olio minerale usato si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti dalle industrie e dalle auto, moto e dai mezzi agricoli di ciascun cittadino. Il COOU, operativo dal 1984 su tutto il territorio nazionale, recupera ormai la quasi totalità dell’olio lubrificante usato raccoglibile. “La percentuale che ci sfugge, piccola ma estremamente pericolosa per l’ambiente – ha spiegato Franco Barbetti, direttore tecnico-operativo del Consorzio – si concentra proprio nel ‘fai da te’, ovvero nella pratica di quei cittadini che effettuano da soli il cambio dell’olio della propria auto, moto o barca e poi non sanno come disfarsi correttamente di questo rifiuto pericoloso”. Quattro chili di olio usato, il cambio di un’auto, se versati in acqua possono inquinare una superficie grande come un campo di calcio, o se dispersi nel terreno possono raggiungere con grande facilità la falda acquifera sottostante. “Grazie all’accordo con il Comune – ha concluso Barbetti – contiamo di offrire anche ai cittadini di Velletri quella che, in altre realtà italiane, è stata già riconosciuta come la soluzione per risolvere i problemi che derivano dalla pratica del ‘fai da te’: un Centro di Raccolta comunale attrezzato anche per il conferimento degli oli lubrificanti usati”.
“La raccolta degli oli minerali esausti – ha spiegato l’Assessore all’Ambiente e alle Politiche Giovanili, Luca Masi – è un’altra tessera che si aggiunge al puzzle della raccolta differenziata nella comunità di Velletri, che è entrata nella fase della maturità. Essere il secondo Comune della Regione ad avviare il servizio dopo Roma è motivo di orgoglio ma anche di preoccupazione, perché le buone pratiche non devono rincorrere solo la ricerca della percentuale o della classifica bensì devono essere un esempio nel disegno universale di un ambiente migliore, più pulito e più virtuoso. Velletri garantisce la sua parte e lo sta dimostrando in modo virtuoso creando un modello di gestione sostenibile nelle sue tre dimensioni; ambientale: un territorio molto complesso sta per essere servito completamente dal servizio di raccolta porta a porta; economico: una gestione equilibrata con una società pubblica che vanta indici di solidità non semplici in questo settore; sociale: soddisfazione degli operatori e dei cittadini”. L’Assessore ha poi ricordato l’attività educativa svolta dal Comune nelle scuole con il progetto “Ambientiadi”, che coinvolge le scuole con il metodo scout dell’impara facendo, attraverso il gioco. “Il successo imprevisto nell’anno scolastico appena trascorso è il propulsore per migliorare e coinvolgere un numero ancora maggiore di ragazzi, con l’obiettivo di spingere dal basso il cambiamento e basarlo su principi e valori infrangibili”. E’ infine importante, ha evidenziato Masi, costruire strumenti per agevolare il riciclo e il riuso ma anche promuovere azioni per la riduzione dei rifiuti: “È stato approvato da poco un innovativo albo dei compostatori che consentirà a quanti lo vorranno di cimentarsi nella pratica del compostaggio domestico basato sulla consolidata esperienza contadina e non su fantasiose e improbabili alchimie”.
Oli lubrificanti usati nel Centro di Raccolta di Velletri accordo tra Comune e COOU in difesa dell’ambiente
19 Settembre 2015