“Siamo un’eccellenza dell’economia circolare in Europa, guardata con interesse da altri Paesi, vicini o lontani, per l’efficacia del suo modello “made in Italy”, per la Qualità di olio e dei processi e la coesione delle nostre imprese”
Roma, 29 aprile 2025 – L’Assemblea degli oltre 1000 Consorziati ha approvato il Bilancio 2024 del Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati, con una presenza di oltre il 72% delle quote di partecipazione.
L’Assemblea ha inoltre ratificato l’inserimento nella compagine consiliare dell’Ing. Marco Codognola (AD di Itelyum) dopo le dimissioni del Dott. Antonio Lazzarinetti, storica e importante presenza nel CdA del Conou, in rappresentanza della Rigenerazione, da quasi vent’anni.
Il Presidente Piunti, confermato lo scorso anno alla guida del Conou, archivia un 2024 di brillanti performance, pur dinnanzi a un mercato dei lubrificanti in calo del 2%.
Il Consorzio è riuscito a incrementare l’attività, raccogliendo più di 188.000 tonnellate (+ca 5.000 vs il 2023) nonostante il trend di mercato, massimizzando gli sforzi nel recupero ulteriore degli oli da emulsioni. La Rigenerazione ha sostenuto brillantemente questo sforzo producendo oltre 121.000 tonnellate di basi di qualità. La Circolarità al 98% è stata preservata grazie alla costante attenzione alla Qualità. Il contributo ambientale è stato mantenuto comunque a livelli minimi e destinato a supportare le performance delle aziende di Filiera.
“La battaglia della Qualità, chiave del ns successo – afferma Riccardo Piunti presidente del CONOU – è stata affrontata anche assolvendo agli impegni di trasparenza assunti con l’autorità Garante per la Concorrenza e il mercato, dopo l’istruttoria conclusasi nel 2024, senza accertamento di infrazioni”.
Ma non solo Qualità: “Abbiamo lavorato anche sulla governance – prosegue Piunti – rafforzando il Team di guida del Consorzio e migliorato controllo e compliance, con un efficace controllo di gestione mensile e conseguendo la nuova certificazione per la Parità di Genere”.
Il merito di tutto ciò va attribuito anche al modello istitutivo e organizzativo del Consorzio, perla di un “made in Italy” senza fine di lucro, fondato sulla capacità di rendere coese fra loro, per il fine ambientale, imprese indipendenti, e sulla fiducia che questa gestione raccoglie dai Consorziati che versano, ora in modo compatto, il contributo ambientale.
“Andremo avanti lungo il percorso intrapreso rafforzando ancor più la nostra vicinanza alle imprese della nostra virtuosa rete di raccolta e di rigenerazione dell’olio usato e investendo nell’innovazione. In fondo diamo un piccolo ma utile contributo, anche come esempio, a che si svolga, alla salvaguardia del Pianeta, la transizione verso un’economia sempre più circolare e meno lineare”, conclude il presidente Piunti.