Grazie all’attività di raccolta e avvio a rigenerazione degli oli minerali usati in Italia, il Consorzio garantisce al nostro Paese il risparmio di 1,5 milioni di barili di petrolio in termini di importazioni dall’estero su base annua. Un beneficio energetico significativo, in particolare in un contesto come quello attuale in cui il tema delle forniture di energia è divenuto strategico. “Dalla miniera dell’olio usato, un rifiuto pericoloso, ricaviamo un milione e mezzo di barili nuovi di olio lubrificante” ha spiegato il Presidente Riccardo Piunti in un’intervista all’agenzia LaPresse.
In Italia “consumiamo circa 400mila tonnellate all’anno di oli lubrificanti, per i motori delle macchine, le fabbriche, le varie industrie. Quando l’olio ha finito il suo percorso di vita deve essere dismesso: noi lo raccogliamo in centomila punti in Italia, circa diecimila industrie e 90mila officine. Li selezioniamo e analizziamo, e poi li inviamo a rigenerazione per tornare a nuova vita” ha precisato il Presidente, parlando del contributo all’economia circolare fornito dal CONOU.