Il CONOU opera attraverso una rete di raccolta lungo tutta la Penisola, costituita da 59 aziende concessionarie, e si avvale di tre impianti di rigenerazione.
I valori che da sempre ispirano l’attività della filiera sono:
Condivisione tra le aziende
Innovazione tecnologica
Orientamento alla sostenibilità
L’attività di raccolta degli oli lubrificanti avviene tramite imprese private autorizzate, che garantiscono standard qualitativi e di sicurezza. I concessionari raccolgono, con i propri automezzi, gli oli lubrificanti usati da officine e fabbriche per poi stoccarli nei propri depositi. Quindi, l’olio raccolto viene pre-trattato e poi consegnato alle raffinerie di rigenerazione. Qui l’olio viene analizzato, rigenerato e riportato a nuova vita come lubrificante.
La raccolta viene effettuata senza oneri a carico del detentore, mentre i costi della raccolta sono coperti dal Consorzio.
Il CONOU, inoltre, elargisce un corrispettivo economico alle imprese di rigenerazione (legge 166 del 20/11/2009) per consentire loro di commercializzare le basi rigenerate a prezzi di mercato. Il servizio di raccolta è del tutto gratuito per i produttori di lubrificanti usati non contenenti sostanze che ne impediscano la rigenerazione. In quest’ultimo caso gli oli sono inviati alla combustione o in casi estremi alla termodistruzione e il costo relativo è a carico del detentore del rifiuto.
Qualità e sicurezza sono indispensabili per far parte della filiera. Le aziende concessionarie del CONOU sono in possesso della certificazione di qualità ISO 9001 e di quella ambientale ISO 14001 oppure ancora della registrazione ambientale EMAS.
La rigenerazione dell’olio minerale è una fase fondamentale dell’attività del Consorzio perché grazie ad essa l’olio raccolto da rifiuto pericoloso diventa risorsa. Il processo di rigenerazione avviene nei tre impianti nazionali gestiti dal consorzio e si caratterizza per il suo alto rendimento. Da 100 kg di olio usato si possono ottenere circa 65 kg di olio base rigenerato e 22 kg di gasolio e 8 Kg di acqua restituita all’ambiente completamente depurata. Solo 5 Kg di scarti di processo vengono inviati per possibili ulteriori valorizzazioni: quantità che consentono un risparmio significativo nella bolletta energetica. In Italia, infatti, il 25% circa del mercato delle basi lubrificanti è costituito da basi rigenerate.